Come avviene la trasmissione dell’influenza?

I virus influenzali si trasmettono prevalentemente per via aerea e si diffondono molto facilmente attraverso le goccioline di saliva che il malato produce tossendo. Tuttavia, la trasmissione avviene non solo per diretto contatto con le persone infette, ma anche attraverso utensili o oggetti contaminati.1

Le persone infette sono contagiose da un giorno o due prima che i sintomi compaiono fino a circa cinque giorni dopo l’inizio della sintomatologia, talvolta fino a 10 giorni dopo. Questo significa che il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane. I bambini e le persone con sistema immunitario indebolito possono essere contagiosi per un tempo ancora più lungo.1

Influenza nei bambini: in che modi è possibile prevenirla?

I bambini possono essere i principali vettori dell’influenza in una popolazione, poiché sono in frequente contatto tra loro e con i membri della famiglia, sono più suscettibili all’infezione rispetto agli adulti e possono trasmettere maggiori quantità di virus per periodi di tempo più lunghi.2

Pertanto, un migliore controllo dell’influenza tra i bambini potrebbe giovare all’intera popolazione.

Tra le strategie di prevenzione per i bambini in salute troviamo gli interventi non farmaceutici, che sono tutte quelle strategie o oggetti fisici che impediscono al virus di entrare nel corpo umano, come:2

le misure di distanziamento fisico in cui vi è una limitazione dei contatti di un individuo che è noto per essere infettivo
le misure che impediscono al virus di raggiungere i bambini suscettibili: queste includono tutte le azioni volte a rimuovere il virus dai comuni veicoli di trasmissione, come l’igiene delle mani e la pulizia dell’ambiente

Tra i messaggi da privilegiare vi sono: l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante dagli starnuti, dai colpi di tosse, con la protezione del gomito o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se ci si sente influenzati); l’evidenza che un gesto semplice ed economico come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.

Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è pratica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.3

Influenza e prevenzione tramite i vaccini: una possibile soluzione?

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza: da quest’anno, è raccomandata ai bambini sani nella fascia di età 6 mesi-6 anni, anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani.3

Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono:3

  1. ◆ Riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte
  2. ◆ Riduzione del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze o ospedalizzazione
  3. ◆ Riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità

Bibliografia

  1. https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza. Ultimo accesso online 05/06/2024.
  2. Lee et al., Expert Rev Anti Infect Ther. 2012 October; 10(10): 1139–1152.
  3. Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2024-2025. Ministero della Salute.